Umberto I

Umberto I (1878-1900)
UMBERTO I
Re d'italia

Il Re Buono

Nato a Torino il 14 marzo 1844 da Vittorio Emanuele, allora Principe di Piemonte, e da Maria Adelaide di Asburgo-Lorena.
Sposò (1868) Margherita di Savoia-Genova, dalla quale ebbe un solo figlio: Vittorio Emanuele. Si meritò la Medaglia d'oro al Valor Militare al Quadrato di Villafranca, durante la battaglia di Custoza del 1866. Re d'Italia dal 1878, intraprese la difficile opera di amalgamare in un unico organismo statale le regioni che il processo risorgimentale aveva unificato. Con la Regina Margherita, che conquistò alla Monarchia i ceti intellettuali e quelli popolari, fece crescere lo spirito nazionale, mentre veniva allargato, il corpo elettorale e si promuovevano i primi istituti dello Stato sociale. Cominciò sotto il suo regno l'espansione italiana in Eritrea, interrotta, dopo una serie di vittorie, ad Adua (1896). La Sinistra parlamentare, che fu quasi ininterrottamente al governo durante il suo regno, non riuscì ad impedire che scoppiassero gravi disordini sociali, alimentati da obiettive situazioni di disagio, ma fomentati dall'estrema sinistra rivoluzionaria e dai gruppi anarchici, spesso appoggiati dagli ultimi nemici dell'unità d'Italia. Fu necessario difendere con energia lo Stato dagli eversori, non senza momenti drammatici e dolorosi. Ma il Re fu sempre vicino al suo Popolo. Si conquistò l'appellativo di "Re buono" soccorrendo di persona le vittime dell'alluvione dell'Adige, quelle del terremoto di Casamicciola, i colerosi della Campania e del Piemonte.
Assassinato da un anarchico il 29 luglio 1900, a Monza, fu pianto da tutti gli Italiani. Anche il giornale socialista "Avanti" definì l'atto "obbrobrioso".

Allegato a Italia reale, n. 3 - 1996