Vittorio Emanuele II

Vittorio Emanuele II (1849-1878)
VITTORIO EMANUELE II
Re d'italia

Il Re Galantuomo, Padre della Patria

Nato a Torino il 14 marzo 1820 da S.M. Carlo Alberto, Re di Sardegna e dalla Regina Maria Teresa nata di Lorena, figlia del Granduca di Toscana Ferdinando III.
Sposò la Principessa Maria Adelaide di Asburgo-Lorena, dalla quale ebbe sette figli:
Maria Clotilde, sposa del Principe Napoleone, Umberto, poi Re d'Italia, Amedeo, Duca d'Aosta, Oddone, Duca del Monferrato, Maria Pia, Regina del Portogallo, Carlo Alberto, Duca del Chablese e Vittorio Emanuele, Duca del Ge neve se. Altri figli nacquero dal matrimonio morganatico con Rosa Vercellana, nota come la bela Rosin.
Valoroso combattente nella prima guerra d'indipendenza, ricevette la corona di Re di Sardegna all'atto dell'abdicazione del Re suo padre, dopo la sfortunata battaglia di Novara. Con il proclama di Moncalieri mostrò al suo popolo la via da seguire, con il discorso del "grido di dolore" accese le speranze di tutti i patrioti.
Guidò con mano ferma il processo risorgimentale, avvalendosi senza pregiudizi dell'opera dei grandi italiani del suo tempo. Con la seconda (1859) e la terza (1866) guerra d'indipendenza, con l'intervento a sostegno dell'azione di Garibaldi nel 1861 e infine con la conquista di Roma (1870) fece dell'Italia una Nazione. Re d'Italia dal 27 marzo 1861. Fu un Sovrano popolarissimo. La sua semplicità era accompagnata da straordinarie doti di politico, di guerriero e di statista. Morì a Roma il 9 gennaio 1878. Fu proclamato Padre della Patria e sepolto al Pantheon che da allora divenne il sepolcreto dei Re d'Italia.

Allegato a Italia reale, n. 2 - 1996