Carlo II

Carlo II (1504-1553)
CARLO II
Duca di Savoia

Il Buono

Figlio di Filippo II e della sua seconda moglie, claudina di Brosses, nacque a Chazey nel Bugey il 10 ottobre 1486 e cinse la corona ducale nel 1504.

Nel 1521 sposò Beatrice, figlia di Emanuele Re del Portogallo (dal quale venne alla Casa di Savoia l'uso del nome Emanuele) e ne ebbe quattro figli: Ludovico, Emanuele Filiberto, Caterina e Isabella. Il susseguirsi di regni troppo brevi aveva indebolito il Ducato di Savoia e Carlo II non aveva certamente le qualità necessarie per rialzarne le sorti. Debole di carattere, privo di un consistente esercito e di saldi legami internazionali dovette sistematicamente soggiacere alle altrui prepotenze.

I Cantoni svizzeri riuscirono ad estorcergli forti somme di denaro in base a documenti falsi, fabbricati da un suo ex segretario, Giovanni Dufour, che voleva vendicarsi di presunti torti subiti.

Intanto da ogni parte premevano francesi, spagnoli, sforzeschi, vallesiani. il Duca cercò di barcamenarsi fra le potenze in lotta con una politica altalenante di alleanze, illudendosi perfino in certi momenti di poter ampliare i propri domini, ma tutto fu vano. Gli Stati generali gli negavano sistematicamente ed ottusamente il necessario per mettere insieme una pur piccola armata.

I domini sabaudi, divenuti campi di battaglia fra le grandi potenze, furono via via invasi. Si salvò Nizza, perché i soldati del Duca, disobbedendo ai suoi ordini, rifiutarono di consegnarla agli inviati del Papa Paolo III e si richiusero nel Castello con il piccolo Emanuele Filiberto; e di nuovo si salvò nel 1543 quando il castello oppose una fiera resistenza, animata dalla po-polana Caterina Segurana, ai corsari di Ariadeno Barbarossa. Con Nizza rimasero in potere del Duca solo la Valle d'Aosta e Vercelli, dove Carlo II si rifugiò e mori, abbandonato da tutti, il 16 settembre 1553, dopo 49 anni di regno. In molte storie di Casa Savoia, e anche nella stampa riprodotta sul retro, il Duca Carlo II è citato erroneamente come Carlo III.

Allegato a Italia reale, n. 10 - 1998