Filippo II

Filippo II (1496-1497)
FILIPPO II
Duca di Savoia

Il Senza Terra

Quando il piccolo Carlo Giovanni Amedeo morì (1496) di tutta Casa Savoia rimanevano solo Filippo, prozio del defunto duchino, in quanto figlio di Ludovico I e i suoi figli.

Era nato a Ginevra il 29 novembre 1443, ed aveva quindi cinquantatrè anni al momento della successione.
La sua vita era stata avventurosa come un romanzo. Ambizioso, tenace e non frenato da troppi scrupoli, si era gettato in tutti gli intrighi e aveva partecipato a tutte le guerre del suo tempo, senza però mai ottenere un territorio da governare. Fu perciò chiamato il Senza Terra, ma né lui, néi suoi contemporanei usarono questo soprannome, che gli fu dato un secolo più tardi dallo storico torinese Filippo Pingon.

Seguì una politica personale, che lo portò spesso in contrasto con la politica ufficiale della Casata, giungendo fino all'estremo di far uccidere il Maresciallo di Varax e di far annegare nel lago di Ginevra, dopo un simulacro di processo, il Cancelliere Valperga. Azioni di questo genere non erano infrequenti a quell'epoca, ma non in Casa Savoia, dove questo rimane un caso unico.
Il buon Duca Ludovico, suo padre, ne fu indignato, ma più tardi, quando fu imprigionato dal Re di Francia, ne prese le difese.

In occasione delle numerose reggenze tentò sempre di farsi assegnare il potere, con vario successo, ma senza mai mettere in discussione i diritti del Duca in canca.
Il popolo apprezzava le sue capacità e il suo coraggio, e salutò con favore la sua ascesa al trono, dopo tanti deboli governi. Ma dopo appena un anno e mezzo di regno, il 7 novembre 1497 il Duca Filippo morì a Chambéry.

Aveva sposato Margherita di Borbone, dalla quale ebbe Luisa, Guglielmo e Filiberto, e in seconde nozze Claudina di Brosse, che gli diede Carlo, Pietro, Filiberta e Filippo. Da Libera Portoneri ebbe il celebre Renato, noto ai suoi tempi (con espressione che allora non suonava oltraggiosa) come il Gran Bastardo di Savoia.
Fu il primo dei Savoia a stabilire relazioni diplomatiche continuative, tenendo presso di sè i rappresentanti dei principali Stati.

Allegato a Italia reale, n. 8 - 1998